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Warren Buffett, il re degli investimenti

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Di Antonio Possentini

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Probabilmente avrete già sentito parlare di Warren Buffett, quando si parla di finanza è infatti impossibile non imbattersi in questo nome; Buffett si è infatti costruito un’enorme fama, soprattutto in ambito di investimenti, non a caso è uno degli uomini più ricchi del mondo; lui sa come investire.

Quella di Buffett (come spesso capita con le persona di successo) è una storia molto interessante; Buffett nasce nel 1930 ad Omaha in Nebraska, in una condizione già agiata (in quanto figlio di Howard Buffett, esponente del Congresso degli Stati Uniti) e qui passa tutta la sua gioventù, fino al 1942 quando suo padre venne eletto al Congresso degli Stati Uniti e dovettero trasferirsi a Washington. Qui inizia i suoi studi, che lo porteranno a laurearsi in Business Administration alla Columbia Business School.

Dopo la laurea viene assunto dal suo insegnante universitario Benjamin Graham presso la Graham-Newman Corp.; all’interno dell’azienda Buffett fa subito carriera, fino ad arrivare al 1955, quando un Graham prossimo alla pensione gli offre la carica di socio.

È proprio in questa occasione che Buffett effettua la sua prima vera scommessa, decidendo di rifiutare l’offerta e di tornare nella sua città natale, convinto di poter vivere tranquillamente solo grazie alle sue capacità di investimento.

Al suo ritorno però, si ritrova a dover far fronte a decine di richieste di gestione patrimoniale da parte di amici e parenti; proprio per questo, viene fondata la Buffett Partnership, un fondo d’investimento con il quale inizia ad utilizzare investimenti sul lungo periodo di titoli di basso valore.

Queste scommesse lo porteranno ad acquisire corpose partecipazioni in aziende diventate poi alcuni dei colossi dell’industria moderna (parliamo infatti di aziende del calibro di Coca Cola, Gilette, McDonald’s e Walt Disney).

Il momento in cui possiamo vedere decollare la sua attività imprenditoriale coincide con l’anno in cui inizia ad acquisire partecipazioni della Berkshire Hathaway, industria tessile in declino; grazie a queste solide basi potrà veramente investire al meglio diversificando il più possibile i suoi investimenti.

In questi primi anni acquisisce compagnie legate al settore dell’energia (come la Mid American Company) e compagnie assicurative di grosso calibro (la National Fire and Marine Insurance Company e la National Indemnity Company).

Sarà proprio questo settore ad attirare sempre di più l’interesse di Buffett, portandolo nel 1985 a dedicarsi esclusivamente al settore assicurativo, questi investimenti hanno portato la Berkshire Hathaway nell’olimpo delle compagnie assicurative.

Nell’arco di circa 60 anni, Buffett è stato in grado di trasformare una piccola azienda tessile, in una holding che controlla alcune delle più grandi aziende statunitensi.

Negli ultimi anni, è rientrato più volte nella classifica delle persone più ricche al mondo di Forbes, ma farlo spiccare in questa classifica non è stata tanto la posizione mantenuta, quanto la sue numerose donazioni.

A partire dal 2006, ha infatti iniziato a donare gran parte della sua fortuna (circa l’83%) in beneficenza, soprattutto in favore della Bill & Melinda Gates Foundation. Le numerose e cospicue donazioni effettuate da Buffett nei confronti della Fondazione Gates, hanno portato il magnate ad entrare a far parte del consiglio di amministrazione della fondazione stessa.

Nell’aprile 2012, Buffett ha voluto annunciare di essere malato di cancro alla prostata, ma di non essere in apericolo di vita; come da lui previsto, inoltre, questa malattia non ha avuto alcun risvolto sulle sue attività, che continuano a rivelarsi vincenti ancora oggi.

Nell’ultimo periodo, Buffett ha voluto più volte sottolineare la sua totale sfiducia nei confronti delle criptovalute, l’opinione dell’uomo denominato “Oracolo di Omaha” consiste nel fatto che i Bitcoin (come l’oro) siano un asset che non produce vero valore; secondo lui sarebbe infatti impossibile prevederne l’andamento. 

Allo stesso tempo, Buffett, ha voluto affermare:

“Ho abbastanza problemi con le cose di cui penso di capire qualcosa. Perché dovrei investire su qualcosa che non conosco?”.

Se questa previsione sarà o meno l’ennesima buona scelta compiuta da Buffett, solo il tempo sarà in grado di dircelo; ad oggi le criptovalute sembrano in grado di fare molto più che semplicemente sopravvivere.

Come investe Warren Buffett

Vi starete sicuramente chiedendo “se volessi rubare i suoi segreti, come potrei fare?”

Ecco rispondere a questa domanda non è semplicissimo, Buffett infatti non è il tipo di persona che racconti i suoi segreti a chiunque.

Raramente si è infatti sbottonato se non in alcune interviste, o tramite le lettere che annualmente scrive per dare un record delle sue attività ai suoi azionisti.

In generale siamo solo in grado di studiare i suoi pattern di comportamento; estrapolando non tanto una guida “passo per passo”, quanto degli utili consigli.

Sicuramente gli investimenti compiuti dalla società di Buffett sono stati sempre logici e sensati, e forse questo è il consiglio migliore da far arrivare ad una nuova generazione di investitori; anche qui su Migliorbrokerforex.net cerchiamo sempre di darvi questo consiglio, ne sono un esempio le nostre guide sui conti demo.

Nel caso di Buffett, i suoi manager hanno sempre cercato di fare nuovi investimenti, trattenendo quindi gli utili dovuti agli investitori, solo in caso di investimenti estremamente sicuri; in caso contrario continuare potrebbe essere dannoso.

Buffett negli anni ha inoltre cercato di puntare ad aziende che soddisfino i bisogni “essenziali” delle persone come il cibo e le bevande, o aziende operanti nel settore energetico, assicurativo, cementiero e delle costruzioni, aziende municipalizzate o aziende attive nell’editoria; cercando di scegliere aziende robuste, con basso debito e un buon rapporto prezzo utili; Buffett ha sempre puntato alla solidità di un investimento, più che alla sua capacità di rendimento.

Le imprese da considerare sono quelle in grado di avere un buon ritorno senza l’impiego di una grande quantità di debiti; Buffett infatti pensa che un buon business debba essere in grado di guadagnare un buon ritorno senza sfruttare troppo la leva dei debiti, i quali devono rimanere ridotti entro specifici limiti di sicurezza.

Inoltre si deve puntare aziende in grado di mantenere un rapporto utili costante, Buffett sembra infatti preferire le aziende che hanno nel tempo mantenuto un ottimo return on equity, cioè il ritorno sul capitale investito.
Buffett ha inoltre sempre cercato di mantenere un “margine di sicurezza” del 25% per ridurre qualsiasi rischio, acquistando da aziende dove la quotazione delle azioni deve essere inferiore al loro valore intrinseco di almeno questo 25%.

Buffett considera altresì estremamente importante attenzionare le aziende che decidono di spendere spesso su rinnovi dell’impiantistica per mantenersi competitive sul mercato.

L’oracolo di Omaha ha spesso “tenuto d’occhio le sue prede” per lunghissimo tempo prima di investire, attendendo che le aziende che a lui interessavano attraversassero un periodo di crisi per poi comprarle a prezzi bassi; non è solo importante lo studio della struttura di un’azienda, è importante anche comprendere il momento giusto per investire.

Un altro suggerimento che possiamo trarre dalle decisioni di Buffett è che abbia sempre cercato di investire in aziende in grado di creare almeno un dollaro di maggiore capitalizzazione sul titolo, per ogni dollaro trattenuto al momento della divisione dei dividendi.

Infatti ogni anno, quando le aziende decidono quanta parte dell’utile netto deve essere distribuito sotto forma di dividendi e quando deve essere trattenuto dall’azienda, bisogna comprendere se la parte trattenuta è impiegata bene; in questo caso il mercato nel lungo periodo lo riconoscerà e il valore del titolo aumenterà di conseguenza.

Certamente si tratta di consigli non facilmente seguibili, consigli che richiedono una grande quantità di dati sulle aziende monitorate; Buffett ha potuto trascorrere anni della sua vita a leggere e studiare i bilanci di tutte le aziende quotate a Wall Street, ed ora che è il principale azionista delle più importanti imprese mondiali può parlare direttamente con gli amministratori e influire lui stesso sulla gestione, anche per questo motivo i suoi investimenti si rivelano sempre sicuri.

Gli investimenti di Buffett sono infatti considerabili “a vita”; Buffett cerca di acquistare e non rivendere più le proprie azioni, a meno di grossi problemi all’orizzonte; il successo conseguito negli anni ha richiesto un grosso sforzo di controllo e di analisi, per arrivare al livello di Buffett, bisogna essere altrettanto pazienti e lungimiranti.

Queste idee possono essere facilmente riproposte anche nel mercato delle criptovalute, ma se volete arrivare al livello di Buffett dovete prima imparare tutti i segreti del mercato che volete conquistare.

L’attuale portafoglio azionario di Warren Buffett

Ad oggi Buffett possiede un vastissimo portafoglio azionario; secondo quanto rivelato pubblicamente si tratta inoltre di percentuali particolamente importanti. Gli ultimi aggiornamenti sono datati 31 dicembre 2017.

Tra le principali aziende presenti in questo portafoglio azionario possiamo trovare:

  • Apple, con circa il 14% delle azioni
  • Wells Fargo, con circa il 14% delle azioni
  • Kraft Heinz, con circa il 13% delle azioni
  • Bank of America, con circa il 6% delle azioni
  • Coca Cola, con circa il 9% delle azioni
  • American Express, con circa il 7% delle azioni

Quelle qui sopra elencate sono solo le principali aziende dove Buffett ha voluto investire (in alcuni casi per decenni).

Vi sono però anche molte altre aziende con percentuali minori del 5% tra le quali possiamo trovare importantissime aziende del calibro di Goldman Sachs, Davita Healtcare, Phillips 66, Monsanto, Moody’s, Delta Air Lines, United Continental, Mastercard, Verizon, Walmart e decine di altre realtà.

La somma totale di questi investimenti (sempre a data 31 dicembre) raggiunge la cifra esorbitante di circa 191 miliardi di dollari.

Quello di Warren Buffett è un percorso straordinario, costellato di successi, e non poteva essere altrimenti per uno degli uomini più ricchi al mondo.

Buffett ha creato un impero con pazienza e lungimiranza, permettendosi di tanto in tanto qualche scommessa, spesso vincente, e ha potuto allo stesso tempo “assorbire” qualche errore che lo avrebbe reso estremamente più facoltoso; un esempio è la storia di Buffett con Disney.

Nel 1966, Buffett acquistò una quota pari al 5% della Disney, in crescita dopo l’uscita di Mary Poppins al cinema, e grazie all’enorme quantità di visitatori attirate ogni anno da Disneyland.

Buffett riteneva che la Disney avrebbe generato profitti per lui, e non si sbagliava. Buffett decise però di rivendere le sue azioni solo un anno dopo, intascando circa 2 milioni di dollari.

In quel momento, la decisione di Buffett sembrò molto remunerativa (vista la crisi vissuta da Disney a cavallo degli anni 70 e 80), se però avesse mantenuto il suo 5% di partecipazione in Disney, oggi quelle azioni varrebbero più di 8 miliardi di dollari.

Nel 1995 Buffett tornò ad interessarsi all’azienda di Topolino; Disney aveva appena acquisito la ABC, spendendo circa 19 miliardi di dollari, Buffett entrò in possesso di 21 milioni di azioni della Disney, che vennero nuovamente rivendute molto rapidamente.

Anche in questo caso, queste azioni avrebbero visto un enorme aumento di valore, se infatti al tempo valevano meno di 400 milioni di dollari, ad oggi la loro quotazione sarebbe pari a circa 2 miliardi di dollari.

Buffett si è dimostrato un abilissimo investitore, ma anche lui non è perfetto, e proprio per questo motivo quando parla con sfiducia di criptovalute ed in generale del mercato creato attorno alla blockchain, nutriamo qualche dubbio sulla precisione della sua previsione.

Come già detto in precedenza solo il tempo saprà mostrarci se Buffett avrà o meno ragione sul lungo termine.

Vorremmo che questa guida sia un monito per ogni nuovo utente pronto a lanciarsi nel mondo degli investimenti (siano essi borsistici o di criptovalute); imparate dai migliori (sfruttando per esempio strumenti come i Copyportfolios), rubate le migliori idee, quelle vincenti, non arrendetevi al primo errore o al primo sbalzo negativo del mercato, ma restate comunque cauti.

Con le nostre numerose guide non vogliamo far altro che portarvi ad investire con le più solide basi possibili, le migliori competenze per poter sfruttare al meglio le piattaforme dei migliori broker attualmente sul mercato.

Nulla vi impedisce di diventare il prossimo Warren Buffett, con le giuste basi ed un pizzico di talento nulla vi è precluso nel mondo della finanza, tantomeno in quello della digital economy.

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4 Commenti
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Tiziano Corna
3 anni fa

L’articolo mi ha molto interessato,dalla sua lettura ho tratto molti insegnamenti per i miei prossimi studi di possibili investimenti azionari.

Alessio Ippolito
3 anni fa
Reply to  Tiziano Corna

Ciao Tiziano, grazie mille per il tuo feedback.

quotazione enel
5 anni fa

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Alessio Ippolito
5 anni fa

salve, grazie mille per la sua condivisione.