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Penny Stocks: cosa sono? Guida completa (aggiornata Italia)

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Di Antonio Possentini

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Le penny stocks sono azioni che singolarmente valgono molto poco, ed appartengono ad aziende che hanno una capitalizzazione di mercato molto piccola.

Queste due caratteristiche le rendono molto rischiose e volatili da negoziare, al contrario di quelle delle grandi aziende.

Molto spesso, infatti, i fondi d’investimento che riescono a manipolare il prezzo delle penny stock per fare operazioni speculative ad alto valore aggiunto.

Anche se scorrette e formalmente bandite da tutti i principali mercati azionari, queste pratiche di manipolazione del mercato rimangono ancora all’ordine del giorno.

In questa guida, quindi, scoprirai perché le penny stock non sono così tanto interessanti quanto le fanno sembrare i film (es. The Wolf of Wall Street) o i maestro del trading online (es. Tim Sykes).

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Le penny stock sono uno degli strumenti finanziari più controversi in assoluto – Infografica a cura di MigliorBrokerForex.net

Non è un caso, d’altronde, che le migliori piattaforme di trading online non offrano questo tipo di asset.

Puoi constatarlo tu stesso verificando su eToro (clicca qui per il sito ufficiale) o FP Markets (provalo gratis qui).

Penny Stock: una definizione pratica

Come abbiamo accennato le penny stock sono, in generale, quelle azioni di piccole aziende che hanno singolarmente un valore molto basso.

Il problema è riuscire a trovare una definizione comune di questo basso valore, perché “penny stock” non è proprio un termine tecnico della finanza.

Si tratta più di un gergo parlato dai broker e dagli investitori per identificare le società meno grandi tra quelle quotate in Borsa, che spesso vengono negoziate sui listini secondari.

Cominciamo con il valore delle singole azioni: solitamente ci troviamo di fronte ad una penny stock quando l’azione vale meno di 5$.

Ora, devi prendere questa frase davvero con le pinze. Altrimenti sembrerebbe che aziende come Intesa Sanpaolo, Trivago o Groupon siano delle penny stock.

Un’azienda ha sempre due scelte: creare meno azioni, ma con un valore singolo molto alto, oppure creare molte azioni con un valore singolo più basso.

Per questo è fondamentale considerare anche il secondo parametro, cioè le dimensioni dell’azienda.

Le penny stock appartengono per lo più ad aziende che hanno meno di 40 milioni di dollari di ricavi annui e una capitalizzazione di mercato inferiore ai 100 milioni di dollari.

In ogni caso le definizioni variano. Per esempio la SEC stabilisce che:

  • Le aziende nano cap siano quelle con una capitalizzazione inferiore ai 50 milioni di dollari;
  • Le aziende micro cap siano quelle con una capitalizzazione inferiore ai 300 milioni di dollari;
  • Ogni azione che vale meno di 5$ sia una penny stock.

Moltissimi trader di alto livello, però, si riferiscono con questo termine solo alle azioni che valgono meno di 1$. Insomma, il concetto è chiaro ma la definizione non così tanto.

Si può davvero diventare ricchi con le penny stock?

Molte persone si sono lasciate suggestionare dal modo con cui le penny stock sono entrate nella cultura popolare, tra film e grandi promesse.

Per la verità, le penny stock non si rivelano quasi mai un buon investimento.

La maggior parte delle persone che crede di potersi accaparrare un pezzo della futura nuova Amazon o Apple ad un prezzo stracciato finisce per pentirsi del suo investimento.

Notoriamente, infatti, il mercato si è riempito di “trappole“: aziende prive di un qualunque valore reale che grazie a degli escamotage riescono in qualche modo a quotarsi in Borsa.

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La maggior parte delle penny stock appartengono ad aziende che non vendono altro che le proprie azioni – Infografica a cura di MigliorBrokerForex.net

Una volta che le loro azioni sono quotate, cercano in tutti i modi di attirare nuovi investitori. Spesso ci riescono.

Alla fine l’azienda finisce per non essere nient’altro che una scatola che vende azioni di sé stessa. E non passa molto prima che diventi preda degli short-seller o dei fondi d’investimento che speculano sul valore delle penny stock.

Il mondo delle startup, che in teoria dovrebbe rappresentare le aziende che escono sui listini come penny stock, passa ormai per altri metodi di finanziamento.

Solitamente sono uno o due fondi di venture capital che finanziano le aziende più promettenti, non le quotazioni in Borsa a prezzo stracciato.

In virtù di tutto questo il mercato delle penny stock è diventato molto complicato nel corso del tempo, ed un investitore privato -specialmente alle prime armi- dovrebbe evitare di esporsi a certi rischi senza le dovute informazioni.

Meglio rimanere sulle tante azioni affidabili che si possono reperire presso un broker serio come eToro (scopri di più sul sito del broker).

Le celebri manipolazioni delle penny stock

Le penny stock sono state al centro di tantissime frodi e scandali finanziari. Ed il verbo non dovrebbe essere nemmeno coniugato al passato, perché queste cose succedono ancora.

Ricordi quando abbiamo detto che queste aziende hanno una capitalizzazione piuttosto piccola?

Supponiamo che un’azienda sia capitalizzata per 100 milioni di dollari.

Ad un fondo di investimenti basterebbe investire 25 milioni per aumentare istantaneamente il valore delle azioni (qui la nostra guida completa al trading di azioni) del 25%.

Forse pensi che 25 milioni di dollari non siano pochi; certo, non lo sono per una persona comune. Ma per i grandi fondi d’investimento sono cifre che vengono negoziate quotidianamente.

La facilità nel manipolare i prezzi è proprio il motivo principale per cui queste azioni diventano facilmente un grande rischio per gli investitori.

Guardando il grafico di un’azione potremmo vedere un rialzo continuo negli ultimi anni, e magari ci illuderemmo che questo sia sintomo di una ottima gestione aziendale.

In realtà l’azienda potrebbe essere in perdita e i fondi d’investimento che la seguono potrebbero stare inflazionando volontariamente il suo valore per attirare investitori ingenui.

La domanda degli investitori che vengono attirati dal rialzo fittizio spinge ancora più in alto il valore delle azioni, che a sua volta attira altri investitori e così via.

Tutto questo finché il fondo non decide che può bastare, vende tutte le sue azioni in un solo istante e provoca un tracollo del valore del titolo.

Le penny stock diventano protagoniste: The Wolf of Wall Street

The Wolf of Wall Street è senza dubbio uno dei film più celebri che siano mai stati girati sul mondo dei mercati finanziari.

In questo film, ispirato alla storia vera dell’imprenditore Jordan Belfort, si racconta proprio la storia di come questo imprenditore abbia fatto una fortuna con le penny stock.

the wolf of wall street penny stock
Jordan Belfort fu condannato a 4 anni di carcere (ne scontò 22 mesi) e 110 milioni di dollari di multa

La sua fortuna non deriva dal fatto di aver fatto investimenti sulle aziende giuste, anzi, deriva da una truffa.

La sua azienda, la Stratton Oakmont, vendeva alle persone grandi quantità di penny stock per inflazionare il prezzo delle azioni stesse.

Mano a mano che questa domanda artificiale spingeva verso l’alto il valore delle penny stock, i clienti della Stratton Oakmont si sentivano sempre più incoraggiati a investire altro denaro.

Tutto questo, di nuovo, finché la situazione non diventava insostenibile e l’azienda si ritrovava a dover vendere in blocco tutte le azioni che possedeva.

Questa pratica è del tutto illegale e viene chiamata, in gergo finanziario, pump-and-dump (letteralmente “gonfia e butta via”).

Interessato al trading di azioni? Ecco da dove iniziare

Se sei interessato ad investire in azioni, piuttosto che concentrarti sulle penny stock dovresti considerare altri titoli.

Per un investitore privato è decisamente meglio concentrarsi sulle azioni quotate sui listini principali ed appartenenti ad aziende solide.

Oltre ad essere meno volatili e meno rischiose, queste azioni ti offrono anche un trattamento più equo.

Come ben saprai, infatti, le informazioni sono fondamentali per investire al meglio sui mercati finanziari. Un investitore che viene tenuto all’oscuro è un investitore destinato alla rovina.

Ebbene, mentre le penny stock fanno di tutto per alterare le informazioni su di sé e per mascherare il reale andamento della compagnia, questo non succede sui listini di prim’ordine.

Un esempio di listino di prim’ordine è lo Standard & Poor’s 500, oppure il Dow Jones 30.

Questi sono i listini su cui puoi trovare tutte le azioni delle più grandi aziende americane, e si trovano su tutti i principali broker autorizzati Consob come FP Markets (puoi registrarti gratis qui)

Dove fare trading di azioni? Migliori piattaforme consigliate

Ci sono tanti broker che ti permettono di fare trading online sulle principali azioni dei listini mondiali, ma non tutti i servizi si equivalgono.

Te ne vogliamo consigliare due in particolare che si distinguono, a nostro avviso, per il trading di azioni. I nostri criteri di giudizio sono:

  • Affidabilità
  • Velocità di esecuzione degli ordini
  • Commissioni
  • Innovazione
  • Materiale formativo offerto agli utenti
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eToro è un broker molto conosciuto per via delle sue funzionalità “social trading” e “copy trading”

In base a questi cinque parametri, il primo broker che vogliamo consigliarti è eToro (vai al sito ufficiale).

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Questa funzionalità è particolarmente interessante perché permette a tutti gli investitori di fare trading come fossero degli esperti, anche se hanno poco tempo e sono alle prime armi.

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