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Trading obbligazioni: guida completa su come investire

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Di Ivano Sabbioni

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Oggi su MigliorBrokerForex.net parliamo di obbligazioni, un settore finanziario purtroppo sempre trascurato da parte di chi fa trading online su strumenti più rischiosi, ma che se utilizzato nel modo corretto ci permette di diversificare il portafoglio e mitigare gli effetti di un trend ribassista sui mercati azionari.

Nella guida di oggi affronteremo tutti gli argomenti più importanti legati al mondo delle obbligazioni: sono convenienti? Come funzionano? Quali sono i canali migliori per andare ad investirci? Ci sono minimi di investimento? Quali sono le differenze più importanti con gli altri strumenti? Vediamolo insieme, in una guida che non lascerà davvero nulla al caso e che ti permetterà davvero di diventare un esperto di bond e obbligazioni.

Pronto a cominciare? Hai davanti a te la guida completa alle obbligazioni di MigliorBrokerForex.net, scritta dal suo staff di esperti finanziari e con qualche chicca per permetterti di posizionarti nel modo giusto su un mercato che, sebbene semplice, nasconde comunque delle insidie.

Cosa sono e come funzionano le obbligazioni

Quando parliamo di obbligazioni stiamo parlando innanzitutto di titoli di credito/debito: al contrario di quanto avviene con le azioni, quando acquisti un’obbligazione stai prestando denaro ad un ente, che si tratti di una società privata o di uno stato. Non lo stai facendo per spirito di benevolenza, ma per ricevere indietro interessi e soprattutto la restituzione del capitale che hai prestato, a scadenza del titolo.

Il funzionamento delle obbligazioni è relativamente semplice:

  1. Acquisti il titolo, investendo la somma che preferisci;
  2. Periodicamente (ogni 6 mesi in genere) ti vengono pagati gli interessi;
  3. Al termine del contratto ti viene restituito il capitale.
Bond cartacei

Fino a qualche tempo fa le obbligazioni erano anche cartacee. Oggi sono completamente digitalizzate.

Questo è quanto per le obbligazioni standard. Ne esistono in realtà diversi tipi, che dovremo per forza di cose analizzare, se quello che vogliamo ottenere è una conoscenza davvero completa dello strumento.

Le diverse tipologie di obbligazioni

Come abbiamo anticipato poco sopra, non tutte le obbligazioni sono uguali. Di seguito ti proporremo una differenziazione che è quella di scuola e che tende a dividere le obbligazioni a seconda della tipologia di emettente, ovvero in relazione allo status di chi ci chiede denaro.

Obbligazioni statali o bond governativi

Sono le obbligazioni che vengono appunto emesse da enti governativi, ovvero stati sovrani oppure anche in alcuni casi enti intermedi di dimensioni più ridotte e che dipendono a loro volta da entità statali.

Le obbligazioni sono lo strumento standard per gli stati da utilizzare per ottenere il finanziamento del loro debito pubblico. È una pratica come – non ci risulta ci siano stati che non ricorrono a questo tipo di finanziamento – e sono ritenuti mediamente i più sicuri proprio perché c’è un’autorità ritenuta spesso incapace di fallire.

In realtà le cronache degli ultimi anni ci hanno dimostrato come non tutte le obbligazioni statali siano effettivamente sicure. Anche gli stati falliscono, anche gli stati dilazionano il debito e anche gli stati possono trovarsi in condizioni di non rispettare gli impegni economici presi.

Obbligazioni corporate o aziendali

Nonostante il loro funzionamento sia pressoché identico a quello delle obbligazioni statali, le obbligazioni corporate sono per natura molto diverse dai bond di debito sovrano. In questo caso infatti ad emettere i titoli (e dunque a prendere i tuoi denari in prestito) non è uno stato, ma un’azienda privata.

Esistono fortissime restrizioni legislative per le aziende: non tutte possono emettere questo tipo di titoli e non tutte possono finanziarsi tramite bond.

Devono essere infatti aziende di dimensioni adeguate e sottoposte a controlli di tipo finanziario piuttosto restrittivo.

Mediamente sono titoli molto più rischiosi di quelli statali, perché come è noto le aziende hanno maggiore possibilità di fallire. Paradossalmente negli ultimi anni i problemi maggiori però si sono vissuti più sul versante statale che sul versante corporate.

Le obbligazioni per tasso, per tipologia di cedola, etc.

Ci sono inoltre differenze tra le obbligazioni a seconda del tipo di cedola che tecnicamente staccano. Più comunemente le obbligazioni sono appunto “con cedola”, ovvero pagano gli interessi pattuiti ogni 6 mesi.

Esistono però anche le obbligazioni cosiddette zero coupon, ovvero senza cedola. In questo caso per il rimborso degli interessi sono previste misure alternative: o il titolo che si acquista è scontato rispetto al prezzo finale con l’aggiunta di interessi, oppure gli interessi vengono corrisposti al termine del rapporto.

In termini di investimento non ci sono grosse differenze tra le diverse tipologie di obbligazioni in relazione al tipo di cedola. Nel caso di cedole semestrali riceverai periodicamente gli interessi, negli altri casi no.

Come fare trading in obbligazioni

Si può fare trading online su questo specifico asset ? Assolutamente sì. Non solo i titoli possono essere acquistati per farli arrivare poi a fine vita e recuperare il capitale, ma possono essere anche scambiate sul cosiddetto mercato secondario, nel caso in cui volessimo liberarci appunto delle obbligazioni acquistate o se ne volessimo acquistare alcune in corsa.

Tipicamente hai due tipi di strategie per investire nelle obbligazioni:

  • Comprare all’emissione e tenere il titolo fino alla scadenza. Si tratta di una strategia relativamente tranquilla – dipende comunque dal titolo scelto – e che non presuppone un’attività di trading costante;
  • Si possono acquistare obbligazioni per poi rivenderle anche prima della scadenza sul mercato secondario – puoi anche investire in titoli che replicano l’andamento delle obbligazioni, come ad esempio i contratti per differenza (CFD).

Hai bisogno però dei canali giusti per investire – nel prosiego della guida vedremo insieme quali sono, prima però vorremmo porti all’attenzione la tabella con i brokers più popolari e consigliati dalla nostra redazione per fare trading di CFD.

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I canali bancari: il deposito titoli

L’investitore classico acquista le obbligazioni tramite banca e spesso proprio durante l’emissione. Questo tipo di attività, tramite deposito titoli, presenta però delle criticità che dobbiamo per forza di cose analizzare prima di buttarci a capofitto in questo canale di acquisto e di vendita:

  1. I costi di commissione sono importanti: le banche applicano uno spread tra il valore effettivo dell’obbligazione e quello che andremo a pagare. Inoltre spesso i depositi titoli sono a pagamento e dunque pagherai soltanto per tenere i tuoi titoli fermi;
  2. I listini non sono fornitissimi – spesso mancano determinate tipologie di obbligazioni, così come non si prendono in considerazione determinati emittenti;
  3. Anche per quanto riguarda gli altri asset – spesso sei davanti a canali che non ti offrono un granché. Se quello che hai in mente è di investire in modo differenziato – i depositi titoli bancari non sono il meglio.

Le obbligazioni non ti costringono a seguire i mercati giorno per giorno

Con queste problematiche davanti, scegliere la banca per investire in obbligazioni non è esattamente il meglio che hai a disposizione. Ci sono però delle ottime alternative, come appunto i broker CFD, che ti permettono di investire su titoli che replicano le obbligazioni (spesso anche nei dividendi) e che ti offrono condizioni decisamente più importanti.

I contratti CFD e i loro broker

Abbiamo appena accennato alla possibilità di investire con le obbligazioni attraverso i CFD. Parliamo molto spesso dei contratti per differenza, che sono strumenti adeguati per investire non solo in obbligazioni, ma anche in materie prime, Forex, criptovalute, azioni.

I contratti per differenza ti permettono di muoverti in modo molto più agile sui mercati – con i seguenti vantaggi:

  1. Hai commissioni più basse: oggi i CFD offrono profili di costi molto più interessanti di quelli proposti dalle banche;
  2. Scelta completa: sia per quanto riguarda le obbligazioni, sia per quanto riguarda – come abbiamo detto appunto poco sopra, per altri tipi di asset. I contratti per differenza sono una scelta ideale per avere a disposizione la gestione di un portafoglio differenziato;
  3. Leva finanziaria: ti permette di moltiplicare l’andamento di qualunque tipo di titolo, cosa che si fa particolarmente interessante quando parliamo di strumenti che tendenzialmente si muovono poco, come appunto le obbligazioni sicure;
  4. Vendita allo scoperto: anche questo è uno strumento molto interessante, perché ti permette di andare ad investire puntando sul ribasso di un determinato titolo;

Più avanti avremo modo di vedere quali sono i broker che ti permettono di investire tramite CFD anche sulle obbligazioni, a condizioni vantaggiose e con tutti gli strumenti che abbiamo elencato poco sopra.

Lettura consigliata: Guida ai migliori broker CFD

Obbligazioni italiane: guida ai BTP

Cogliamo l’occasione per fare anche un breve excursus per quanto riguarda i bond italiani, ovvero quei titoli di debito emessi appunto dalla Repubblica Italiana. Ci sono sicuramente i BOT, buoni ordinari del tesoro, titoli a scadenza brevissima che tratteremo molto brevemente. Hanno tassi molto bassi, data appunto la scadenza molto breve e sono in genere tra i meno interessanti per chi vuole fare trading articolato.

Diverso ovviamente il discorso per i BTP, i buoni del tesoro poliennale, che sono titoli dalla durata variabile e che aprono a diversi scenari per l’investimento.

  • Durata: per quanto riguarda la durata possiamo avere BTP da 3, 5, 10, 15 o 30 anni. Recentemente sono stati emessi anche titoli a 50 anni;
  • Cedola: viene pagata ogni 6 mesi. L’interesse annuale viene dunque ripartito in 2;
  • Capitale: è garantito, nel senso che viene comunque restituito – a meno del caso di fallimento – per intero;
  • Taglio minimo: è di 1.000 euro, come nel caso dei BOT.

Esistono inoltre due diverse categorie di BTP che sono state emesse con un adeguamento all’inflazione:

  • BTP€I: sono BTP dalla durata di 5, 10, 15 o 30 anni che pagano, oltre all’interesse pattuito, anche un adeguamento calcolato sull’inflazione a livello europeo;
  • Btp Italia: sono titoli a 4 anni, che pagano oltre che l’interesse anche un’adeguamento però calcolato questa volta sull’inflazione italiana.

Quando acquistare un BTP

I BTP possono essere acquistati in 2 momenti:

  1. All’emissione, tramite la propria banca, sottoscrivendo 1.000 euro o multipli di questa cifra;
  2. Dal mercato secondario delle obbligazioni, sempre attivo come se si trattasse di una borsa e sul quale o possiamo vendere titoli che abbiamo già in portafoglio, oppure acquistare titoli di altre persone;

Come comprare e vendere i BTP

Anche le obbligazioni corporate sono molto antiche. Si usano da diversi secoli.

I BTP, come tutte le altre obbligazioni statali, vengono scambiati o attraverso i depositi titoli bancari, oppure ancora tramite canali derivati, come appunto i broker CFD.

Valgono a questo scopo le stesse identiche specifiche che abbiamo comunicato per quanto riguarda l’acquisto delle obbligazioni in senso generale.

Non ci sono canali specifici di cui tenere conto in particolare per l’acquisto e la vendita di obbligazioni emesse dalla Repubblica Italiana.

Cosa tenere in considerazione prima di fare trading in obbligazioni

Prima di fare trading in obbligazioni, ovvero prima di scegliere un qualunque tipo di titolo di questo genere per inserirlo nel nostro portafoglio, dovremo tenere conto di diversi criteri:

  • Durata: più una obbligazione è a lunga scadenza, più ovviamente aumentano i rischi. Per una durata più lunga devi ottenere tassi di interesse decisamente più alti;
  • Interesse: è una sintesi del rischio e della durata. Più è alto l’interesse, più, inevitabilmente, un’obbligazione è rischiosa;
  • Rischio: è indicato sinteticamente nel rating. Ricordati comunque che il rating è un’informazione imperfetta, nel senso che viene realizzata partendo da dati di pubblico accesso da parte di società private. Non sono stati rari i casi in cui i rating non hanno poi rispecchiato l’effettivo rischio del titolo;
  • Emittente: c’è una differenza importante tra le obbligazioni statali e quelle corporate.

Tenendo in mente questi criteri, potrai facilmente scegliere quei titoli che maggiormente fanno al caso tuo e che appunto possono meglio collocarsi all’interno del tuo portafoglio.

Le obbligazioni sono rischiose?

Come tutti i titoli finanziari, anche le obbligazioni incorporano qualche rischio. Trattandosi però di titoli a “capitale garantito”, i rischi sono molto diversi da quelli, ad esempio, che correremmo sul mercato delle azioni.

In questo caso infatti, nel caso delle obbligazioni, il rischio è praticamente “tutto o niente”. Nel caso di fallimento dell’emittente rimarremmo nei fatti con un mucchio di carta straccia in portafoglio. Nel caso invece di assenza di problemi, il capitale che abbiamo versato sarebbe restituito.

Sono due le categorie di rischi che possiamo correre quanto acquistiamo delle obbligazioni.

Il rischio default dell’emittente

C’è sempre il rischio che chi ha emesso il titolo, anche nel caso in cui si tratti di un’obbligazione statale, possa fallire. È stato il caso recente di Argentina e in parte della Grecia – è stato il caso del Venezuela per motivi diversi, è un rischio concreto per stati enormemente indebitati.

Esiste, seppur minimo, il rischio che anche stati relativamente solidi al momento potrebbero avere problemi, soprattutto se consideriamo orizzonti temporali particolarmente lunghi.

Questo è il rischio più importante per chi vuole investire in obbligazioni: che non si veda restituire la somma investita perché appunto chi ha ricevuto il denaro non è più in grado di far fronte agli impegni presi con i creditori.

Il rischio di cambio

Quando acquisti obbligazioni non denominate in Euro, ma appunto denominate in altri tipi di valute, come dollaro, franco o magari anche qualche valuta esotica, ti esponi al rischio di cambio, ovvero al rischio che queste valute perdano terreno nei confronti dell’Euro.

Si tratta di un rischio che sul lungo periodo può essere decisamente importante (chi ha acquistato obbligazioni in USD solo 15 anni fa oggi si troverebbe, al netto in euro, con una perdita del 30-35%!).

Il nostro consiglio è quello di investire, se non si vogliono correre rischi di questo tipo, su obbligazioni denominate in Euro. In genere ne hai a disposizione anche nel caso in cui volessi investire in paesi emergenti.

I migliori broker per fare trading in obbligazioni

Come ti abbiamo già preannunciato nel corso della nostra guida, il modo migliore per investire in obbligazioni è quello di investire appunto in CFD che rappresentano obbligazioni e che ne seguono pedissequamente il valore.

Abbiamo scelto per te i migliori broker obbligazioni che ti permettono di investire appunto in questo tipo di contratti, scegliendoli per:

  • Affidabilità: tutti i broker che ti consigliamo sono infatti autorizzati ad operare in Europa e ti permettono di investire in un ambiente sicuro, regolamentato e soprattutto costantemente controllato dalle autorità garanti;
  • Completezza: tutti i broker consigliati da MigliorBrokerForex.net ti consentono inoltre di investire su moltissimi asset, per creare un portafoglio che sia davvero completo;
  • Piattaforma di qualità: allo stesso modo abbiamo investito soltanto in piattaforme che possono offrirti tutti gli strumenti di cui hai bisogno per operare al meglio sui mercati.

FP Markets: i CFD con obbligazioni scelte

Partiamo con la nostra rassegna di broker consigliati dai nostri esperti con FP Markets, broker molto apprezzato sia dai professionisti sia da chi invece sta muovendo i primi passi.

Ottima piattaforma per investire, in aggiunta ad una selezione di asset molto importante, tra le quali spiccano anche 4 diverse obbligazioni: 2 USA, 1 Germania e 1 UK.

Con FP Markets puoi inoltre applicare una leva finanziaria di 1:5 sulle obbligazioni, per avere ritorni più importanti anche quando investi su obbligazioni sicure.

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FP Markets ti offre la possibilità di investire anche con un conto demo gratuito, pensato per chi vuole testare le possibilità offerte da questa piattaforma senza spendere neanche 1 euro.

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Trade.com per investire in bond

Anche Trade.com ti offre la possibilità di investire in bond. Siamo di fronte ad un broker che ti permette di operare su più di 2.000 asset, incluse le stesse 4 obbligazioni che sono offerte anche da FP Markets.

Trade.com permette di accedere alla leva finanziaria sui bond, che arriva fino a un moltiplicatore di 5:1.

Trade.com è un ottima piattaforma per il trading, una di quelle che consigliamo praticamente per qualunque tipo di asset.

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Disclaimer: Il 77,70% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni di CFD con questo fornitore. Valuti se può permettersi il rischio elevato di perdere il suo denaro.

Avatrade: selezione completa delle migliori obbligazioni

Anche AvaTrade è in grado di offrirti il meglio delle obbligazioni da una piattaforma prestante, con un gran numero di titoli ed adatta alle esigenze di tutti, anche di chi non ha una grande esperienza sui mercati.

Grazie a questo broker puoi inoltre investire su qualunque tipo di asset, andando a creare portafogli ben differenziati, prestanti e che possano garantirti degli ottimi profitti.

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AvaTrade, come tutti i broker che abbiamo analizzato nel corso di questa pagina, ti permette di operare con un conto demo gratuito di assoluta qualità, senza versare nulla e senza prendersi alcun impegno.

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Trading su obbligazioni: opinioni e considerazioni finali

Chiudiamo con le considerazioni finali dei nostri esperti di investimento. Conviene davvero investire in obbligazioni? Oppure si tratta di un mercato da ignorare per quanto possibile?

Le obbligazioni possono bilanciare e stabilizzare un portafoglio, mitigando gli effetti delle politiche delle banche centrali quando i tassi di interesse sono in rialzo. Inoltre offrono uno spunto importante per la diversificazione dei propri investimenti.

Continua a seguire MigliorBrokerForex.net per sapere sempre le ultime sui mercati e su quanto c’è di nuovo nel mondo della finanza.

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Nunzio De Lorenzo
3 anni fa

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Nunzio De Lorenzo
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delorenzo.nunzio@gmail,com

Admin
Paolo Santilli
3 anni fa

salve, è una truffa.

saluti

Nunzio De Lorenzo
3 anni fa

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Anonymous
4 anni fa

Visitor Rating: 5 Stars

Alessandro
4 anni fa

Ma dove si comprano questi BTP italiani? C’è una guida molto chiara ma non dice da nessuna parte dove comprare i relativi CFD. Ho cercato in tutti i brokers elencati e nemmeno uno ha BTP italiani.

Alessio Ippolito
4 anni fa
Reply to  Alessandro

Salve, il broker avatrade, menzionato proprio in questo contenuto, permette di investire su bonds europei e giapponesi.

Saluti

Anonymous
5 anni fa

Visitor Rating: 5 Stars