Investire nei mercati è uno dei passi più importanti da fare se si vuole andare in pensione e vivere in relativa sicurezza. Ci sono molti modi per farlo, ma quello che sicuramente può farlo in breve tempo è diventare professionista del trading.
Ma cosa fa un Full-time trader effettivamente?
Dipende. Che tipo di trader siete? Lavorate per voi stessi, la gestione degli account è vostrao scambiate per una grande banca o un hedge fund?
Ci sono diversi tipi di operatori, ad esempio:
- I commercianti FX
- Commercianti di materie prime
- Gestori di portafoglio per i singoli clienti
- I commercianti a reddito fisso
- Fondi a basso costo indicizzati passivi che fanno trading
Un pezzo interessante sull’evoluzione degli strumenti è che la maggior parte di essi sono stati sviluppati per coprire una qualche forma di rischio e sono stati originariamente non destinati alla speculazione. Ad esempio, una ditta che ha una esposizione in valuta estera a causa della natura della sua attività può benissimo coprire il proprio rischio di cambio contattando una banca o un broker e chiedendo di entrare in un contratto a termine. Questo è di solito vantaggioso per il business poiché il costo di questo è calcolabile e può essere preso in considerazione nella preparazione delle decisioni finanziarie, mentre il potenziale di variazione del tasso di cambio è impossibile da prevedere con precisione.
Indipendentemente dalla classe di attività o il tipo di trader ci sono parecchie cose in comune e la parte più importante di solito è la strategia.
Un commerciante non può fare trading senza avere una strategia solida, che sia piena di regole e linee guida ben definite. I tempi di ingresso, uscita, per prendere i profitti e tagliare le perdite devono essere impostati in modo da operare con successo.
Un altro strumento comune utilizzato dai trader è una piattaforma per la ricezione di notizie, analisi e dati in tempo reale. I due più comunemente utilizzati sono i terminali Bloomberg e Reuters. Anche se un po’ fuori portata per il commerciante casuale, è un must per avere una fonte affidabile e accurata di informazioni, a prescindere dello strumento negoziato.
Una piattaforma o qualche link per il broker è ovviamente necessaria e ai nostri tempi è il modo più diffuso per commerciare è quello on-line, dove gli ordini sono facilmente inseribili ed eseguiti nel sistema, rimanendo comunque conveniente. Per i commercianti FX maggior parte dei broker offrono mestieri “no-commissione”, dove la tassa di negoziazione è costruita nella diffusione. Questo è di solito orientata verso l’investitore al dettaglio o gli investitori istituzionali più piccoli, dato che con una dimensione adeguata è piuttosto facile ottenere accesso al mercato FX interbancario e direttamente agli scambi con le grandi banche o altri fornitori di liquidità.
Poiché i dati e le notizie sono forniti da Bloomberg / Reuters e il piano di trading è ben definito dalla politica di investimento, c’è tanto spazio di manovra lasciato al commerciante. Di conseguenza la maggior parte dei professionisti del settore che hanno successo sul lungo periodo evitano il “rumore” che proviene da varie chat, forum o altre forme di media online. Se la strategia è sana, allora non ha alcun valore aggiunto. Tuttavia, se l’investitore al dettaglio vuole imparare qualcosa sui prossimi eventi che potrebbero influenzare i suoi scambi giornalieri, allora sarebbe molto utile controllare i siti specializzati in questo tipo di contenuti.
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