miglior broker forex

Guida al trading Euro/Dollaro Australiano (EUR/AUD)

Online il - Aggiornato il

Di Antonio Possentini

miglior broker forex

Euro (EUR) e dollaro australiano (AUD) formano uno dei cross più negoziati nel mondo del Forex trading.

Una delle sua grandi peculiarità è che il fuso orario tra Europa ed Australia è tale da non creare sovrapposizioni durante la giornata.

Significa che non ci sono momenti in cui le banche australiane e quelle europee sono contemporaneamente nel pieno della loro giornata lavorativa, come avviene invece per molte altre coppie di valute.

Questo è un fatto interessante, perché significa che nel corso della giornata la volatilità del cambio rimane pressoché costante.

Inoltre, trattandosi di due valute molto utilizzate anche nell’economia reale, il loro è un cambio estremamente liquido.

Una liquidità elevata implica un grande volume di scambi giornaliero.

eur aud come fare trading
Il cambio tra euro e dollaro australiano è uno dei cross più interessanti per chi fa trading online – Infografica a cura di MigliorBrokerForex.net

Non sottovalutarla: è una caratteristica importante per qualsiasi asset finanzario. Più un mercato è liquido, infatti, più è facile trovare compratori e venditori.

La facilità nel gestire gli scambi rende più veloce l’esecuzione degli scambi stessi, che in un mercato come quello dell’EUR/AUD è quasi istantanea.

Inoltre le commissioni sono direttamente proporzionali alla liquidità: più scambi ci sono, più gli intermediari competono tra loro per abbassare i costi di negoziazione e venire scelti dai trader.

Ecco perché, ad esempio, i principali broker online come FP Markets (visita il sito ufficiale di FP Markets qui) offrono condizioni così vantaggiose sul cambio tra euro e dollaro canadese.

Le basi del trading su EUR/AUD

Cominciamo ricordandoci che il cambio tra due valute dovrebbe esprimere la proporzione del loro potere d’acquisto.

Prendiamo, ad esempio, una bottiglia di latte. Se in Australia costa 2 dollari ed in europa costa mediamente 1 euro, allora 1 euro dovrebbe valere 2 dollari.

Ovviamente questo rapporto non tiene conto soltanto del costo delle bottiglie di latte, ma di tanti altri beni che formano il cosiddetto indice dei prezzi al consumo.

Ma perché questo modello funziona soltanto in teoria?

Perché il cambio attuale non è soltanto frutto del rapporto attuale tra i prezzi dei beni di consumo in Australia ed in Europa.

Gli investitori comprano e vendono in base a come pensano che questo rapporto di forza tra le due valute si evolverà in futuro, e di conseguenza generano una domanda ed un’offerta che determinano il prezzo attuale.

Il tasso di cambio tra euro e dollaro australiano, dunque, è il frutto di un compromesso tra il rapporto attuale del costo della vita nelle due zone e le aspettative future di come si evolverà questo rapporto.

Ma come possiamo comprendere la possibile evoluzione del rapporto dei prezzi al consumo?

Ci possono essere utili diversi indicatori:

  • Il tasso di inflazione, ovvero quanto aumentano i prezzi di anno in anno in Australia e in Europa;
  • La crescita economica, perché ad un aumento del PIL corrisponde solitamente un aumento dei prezzi e dell’inflazione;
  • Il tasso centrale applicato dalla BCE e dalla Bank of Australia, in quanto questo è il modo con cui le banche centrali regolano l’inflazione.

Ma non c’è solo questo. Esistono molti dati utili come quelli sulla disoccupazione, sui salari, sulla stabilità politica e così via.

Andiamo dunque a separare l’euro ed il dollaro australiano, studiandone la situazione separatamente.

Il ruolo dell’euro

L’euro è la moneta unica che accomuna una vasta area geografica e circa 38 nazioni indipendenti.

Al momento è utilizzato in 19 degli Stati membri dell’UE, con altri 9 che sono in lista d’attesa per poterlo utilizzare. Inoltre è usato anche da alcuni stati non-Membri dell’Unione come Montenegro, Kosovo, Principato di Monaco e San Marino.

Questo rende poco utile fare un’analisi macroeconomica globale dell’area euro.

Al suo interno abbiamo nazioni estremamente sviluppate che crescono molto poco, come la Germania, e nazioni che si stanno sviluppando ora come la Polonia.

Grazie ad Eurostat e alle indagini della BCE abbiamo comunque dei dati aggregati che ci dicono quale sia l’andamento del PIL nell’Area Euro, così come abbiamo dati sull’inflazione, sull’occupazione e così via.

Quando leggiamo questi dati, però, dobbiamo ricordarci che sono una media tra realtà molto diverse.

Puoi comprenderlo meglio con un esempio.

Supponiamo che tu voglia andare in vacanza in un posto pieno di persone giovani.

Fai una ricerca online e scopri che esiste un’isola meravigliosa in cui l’età media è di 22 anni. Così prenoti le vacanze e prendi l’aereo, convinto di trovare discoteche e un ambiente giovanile.

Una volta arrivato in loco, però, scopri che l’isola è piena di sole coppie con figli.

Effettivamente, facendo la media tra l’età dei genitori e quella dei figli, risulta che l’età media sia di 22 anni. Il dato è giusto, ma fa sembrare le cose diverse da quelle che sono.

Ecco perché al momento l’Europa va analizzata facendo riferimento ai singoli Stati, e non ai dati macroeconomici complessivi.

previsioni euro 2019
Previsioni fine 2019 per l’economia europea – Infografica a cura di MigliorBrokerForex.net

In particolare, bisogna monitorare:

  • La crescita nelle aree più economicamente sviluppate (Germania, Francia, Italia e Olanda) che deve tornare ad essere su un tasso superiore al 2% per inviare segnali incoraggianti;
  • Il tasso centrale di interesse, che continua ad essere prossimo allo zero ma dovrebbe subire dei rialzi ora che l’era di Draghi volge al termine;
  • La situazione di nazioni come Italia, Portogallo e Irlanda che soffrono di un debito pubblico eccessivamente elevato rispetto al PIL;
  • L’impatto di Brexit sull’andamento delle esportazioni dall’Europa verso il Regno Unito.

Un consiglio: avere un broker che ti invia tutti questi dati e ti permette di consultarli sul calendario economico è molto utile.

Per questo dovresti sempre fare trading con servizi di trading che offrano dati e notizie ai clienti, come fa Plus500 (scoprilo sul sito ufficiale tutte le sue funzionalità).

Il ruolo del dollaro australiano

Dal canto suo, il dollaro australiano rappresenta la valuta della sola Australia. Questo rende un’analisi decisamente più semplice.

Prima di tutto, dobbiamo dire che l’Australia è un paese ancora largamente disabitate che vede crescere, anno dopo anno, la sua popolazione e la domanda interna.

Il debito pubblico si attesta appena sopra al 40% del PIL, cosa che rende i titoli di Stato australiani una tripla A (con un rating superiore a quello statunitense).

Non solo: il PIL cresce ogni anno tra il 2% ed il 4%, rendendo di fatto l’economia australiana una potenza che va crescendo.

Da ultimo, non possiamo fare a meno di constatare che il tasso di disoccupazione è appena del 5,6%. Addirittura la metà di quello italiano.

dollaro australiano
Il ruolo del dollaro australiano – Infografica a cura di MigliorBrokerForex.net

Insomma, nel complesso appare chiaro che ci siano tutte le condizioni favorevoli per vedere una crescita in termini di inflazione, PIL e popolazione in Australia.

Anche se questo è un bene per la nazione e per i suoi abitanti, dobbiamo comunque tenere conto del fatto che per il dollaro australiano sia il contrario.

Se cresce l’inflazione, la valuta si svaluta. Specie in un paese come l’Australia che è costretto ad importare molti beni dall’estero.

Possiamo dunque dire che l’economia australiana sia saldamente in crescita, ma che questo favorisca il rafforzamento dell’euro sul dollaro australiano.

EUR/AUD, previsioni sulla quotazione

Utilizzando la piattaforma di FP Markets (apri il tuo conto gratis per fare pratica da qui) puoi vedere il grafico dell’andamento dei prezzi negli ultimi anni.

Come puoi notare c’è un lento ma costante rafforzamento dell’euro sul dollaro australiano, dovuto soprattutto al fatto che le economie dell’Eurozona e della nazione oceanica stiano andando in modo molto diverso.

Finché i dati macroeconomici rimarranno quelli che abbiamo analizzato, è evidente che l’euro si trovi in condizione di rafforzarsi sempre di più sul dollaro australiano.

Le cose potrebbero cambiare solo nel caso di un aumento dell’inflazione in Europa, come auspicato dalla BCE, oppure in caso di recessione in Australia.

Entrambe le ipotesi, comunque, per il momento non sembrano essere vicine.

Questo è quello che vale per il medio-lungo termine, mentre sul breve tutto è possibile.

In questi mesi, infatti, abbiamo visto quanto i mercati siano sempre pronti a reagire con forza alle notizie sulla guerra dei dazi e sulle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

Questo tipo di news, per quanto non possa modificare nella sostanza l’andamento del cambio euro/dollaro australiano, offre comunque degli spunti di volatilità che i trader intraday possono sfruttare.

Scopri il servizio di segnali esclusivo offerto dalla piattaforma FP Markets cliccando qui.

Migliori broker per negoziare il cambio EUR/AUD

Su MigliorBrokerForex.net abbiamo l’abitudine di consigliare ai nostri lettori il servizio giusto per fare trading sui loro asset preferiti.

In particolare, come puoi immaginare, ci concentriamo sul Forex e sulle migliori piattaforme che la Consob ha autorizzato ad operare in Italia.

Ci sono due broker in particolare che vogliamo raccomandarti per fare trading sul cambio euro/dollaro australiano.

logo plus500
Plus500, tra le altre cose, è sponsor ufficiale dell’Atletico Madrid

Il primo è Plus500 (per aprire una demo gratuita per fare pratica vai qui), un broker che ha bisogno di poche presentazioni.

Si tratta del primo servizio arrivato su larga scala in Italia, che ha trasformato migliaia di persone in Forex traders.

Con Plus500 le commissioni di trading sul cambio euro/dollaro australiano sono appena dello 0,04% sul valore del cambio.

Inoltre potrai sfruttare una leva finanziaria di 1:20 per moltiplicare fino a 20 volte la portata dei tuoi investimenti.

Tra i vantaggi di Plus500 (scoprili tutti sul sito ufficiale) ti segnaliamo anche un lavoro molto minuzioso per inviare ai clienti le notizie più interessanti dal mondo del trading e una grande facilità di utilizzo della sua piattaforma.

FP Markets ti offre un pacchetto di soluzioni professionali per fare trading online

Il secondo broker che ti consigliamo è FP Markets (clicca qui per il sito ufficiale).

Questo è un broker molto sicuro, ed il marchio appartiene alla Playtech PLC che già da diversi anni è quotata sulla Borsa di Londra.

Quello che amiamo di questo broker è la quantità di informazioni che ti mette a disposizione per fare in modo che i tuoi trader abbiano le migliori probabilità di successo.

Ad esempio potrai avere tutti i dati macroeconomici di Australia ed Eurozona sempre sotto mano, con aggiornamenti in tempo reale in base alle notizie del calendario economico.

Se fai anche trading di azioni, potrai sapere quando qualche insider vende le azioni della sua azienda o quando ci sono voci di corridoio interessanti da seguire.

Infine potrai fare affidamento su consigli riservati e analisi dei migliori economisti, in modo da avere un quadro dettagliato e completo di ogni asset prima di fare trading.

Scopri tutti gli strumenti professionali di trading che FP Markets ti mette a disposizione visitando la pagina riservata sul sito ufficiale.

Iscriviti
Notificami

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments