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Strategia position trading forex: quello che occorre sapere

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Di Antonio Possentini

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Il trading online è un’attività da prendere con le dovute cautele. Si tratta infatti di un’attività finanziaria e come tale sottoposta a forti turbolenze. Confrontarsi con una realtà di questo genere senza la dovuta preparazione può rivelarsi letale per i risparmi dell’incauto investitore. Proprio per questo consigliamo di scegliere un broker in grado di dare sufficienti garanzie sotto forma di affidabilità e di servizi. Prerogative che sono proprie di FP Markets, una piattaforma che ormai da tempo ha saputo farsi notare per gli elevati standard conseguiti.

Il position trading: cos’è?

Tra le strategie di lungo periodo, occorre ricordare anche il position trading. Di cosa si tratta? Per position trading si intende la strategia consistente nel mantenere le posizioni aperte per settimane, mesi o addirittura anni. Il lasso di tempo in questione dipende in pratica dal momento in cui esse diventeranno redditizie, consentendo quindi la dismissione e l’incasso della posta.

Prima di entrare nel mercato, però, il position trader è obbligato a sottoporsi ad un lungo periodo di decantazione. In questo arco temporale dovrà quindi studiare a fondo l’asset su cui intende operare il proprio investimento.

Il position trading è una strategia abbastanza complicata

Il position trading è una strategia per il lungo periodo che presuppone conoscenze di alto livello

Se si intende puntare sull’azione di una determinata società, occorre perciò studiare nel dettaglio i comunicati aziendali, i bilanci, cercare di capire se sia in programma il lancio di un nuovo prodotto in grado di assicurare un vantaggio competitivo. Questo lavoro deve poi sommarsi a quello tendente a monitorare il quadro macroeconomico del Paese o dell’area in cui l’azienda in questione operi.

Si tratta quindi di un lavoro nel quale l’analisi fondamentale assume grande importanza, mixandosi però a quella tecnica, in quanto occorre anche capire quando sia arrivato il timing giusto per entrare nel mercato.

Va però sottolineato come operazioni di questo genere comportino un notevole impiego di capitali, che possono essere resi possibili dalla leva finanziaria.

Al contempo, occorre utilizzare il leverage in modo da assicurarsi di avere abbastanza capitali nel conto per poter mantenere le posizioni aperte anche nell’eventualità di ampie oscillazioni dei prezzi.

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Una strategia all’insegna del trend following

Come si può facilmente comprendere, il trading di posizione può essere considerato il più classico caso di trend following. In questo caso, infatti, non si deve fare altro che seguire il trend e prendere posizione una volta avuta probante conferma di questo assunto. Naturalmente occorre scegliere un punto di ingresso favorevole, a costo di attendere ulteriori conferme, ma l’indirizzo assunto è proprio quello in base al quale il trend è il miglior amico dell’investitore.

La posizione, quindi, deve essere tenuta sinché dura il trend. Per poterlo fare il trader pone due limiti alle sua operazioni, raggiunti i quali la posizione viene chiusa e si passa all’incasso:

  1. il primo limite è rappresentato dall’instaurarsi di una fase di incertezza. Se non è scontato che la tendenza non possa riprendere vigore, un evento simile è considerata la fine di una operazione di trading di posizione;
  2. il secondo limite è rappresentato dallo stop loss stabilito dallo stesso trader prima dell’apertura della posizione. Si tratta del livello oltre il quale l’investitore decide di non rischiare, ovvero di una convenzione tesa a limitare eventuali perdite.

Il trading di posizione in concreto

Se volessimo scendere più nel dettaglio, potremmo dire che il position trader tende ad entrare nel mercato in coincidenza con la rottura di una fase laterale e di solito lo fa con ordini pendenti di tipo buy stop se entra long o sell stop se entra short. Non usa invece gli ordini limit generalmente appannaggio di chi si attenda un inversione del trend.

Il position trading è una strategia wind following

Nel position trading conta molto anche la conoscenza del quadro macroeconomico

Questo perché, appunto, il trader di posizione non cerca le correzioni (swing) di un trend ma la sua continuazione. Ne consegue anche che il numero di posizioni è ridotto rispetto a quello cui solitamente ricorre lo scalper o chi fa trading intraday.

Tra le notizie fondamentali di macroeconomia, non tutte sono considerate interessanti per chi operi con questa strategia.

Se le notizie relative alla vendita di beni al dettaglio o il non farm payrolls (la creazione di posti di lavoro nel settore non agricolo) sono fondamentali per lo scalper, non lo sono per il trader di posizione.

Lo sono invece le news sui tassi di interesse o le azioni di politica monetaria, come ad esempio il Quantitative Easing della Banca Centrale Europea (BCE), che sono in grado di influenzare non poco la quotazione di un set di monete.

Nel caso del QE varato da Mario Draghi, il deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro ha portato la coppia EUR/USD da 1,40 a 1,05 in un arco temporale inferiore ad un anno. Questo dovrebbe far capire al meglio il concetto.

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Position trading: un esempio pratico

Un modo di usare il position trading è quello di combinarlo con le medie mobili, chiamate a indicarci come sarà il trend in un determinato periodo usando la media dei prezzi di chiusura di quel particolare lasso di tempo (5, 10, 20 giorni ecc).

Il processo ha naturalmente inizio con la messa sotto osservazione di una determinata azione, poniamo quella di Microsoft. Il titolo della società di Redmond, come noto, ha fatto registrare una continua salita per un lungo periodo di tempo. Quindi ha sconsigliato molti position trader ad acquistare, proprio perché sarebbe un controsenso farlo quando un titolo osserva una crescita da troppo tempo, costringendo ad acquistare ad un livello molto alto.

All’improvviso, però, il mercato potrebbe svoltare nella direzione opposta, dando vita ad una sorta di rimbalzo tecnico. Per la nostra entrata a mercato, dobbiamo attendere che tale svolta arrivi ad un 20% in meno rispetto all’ultimo massimo toccato.

Usando le linee mobili dovremo attendere che il prezzo dell’azione salga sopra la linea blu delle stesse e ritracci dando luogo ad un nuovo massimo o un picco. Proprio questo picco segnerà il punto di riferimento per il nostro ingresso sul mercato. Prima di farlo, occorre però attendere che il prezzo salga ancora di un 1%, rassicurandoci che stia effettivamente andando nella nostra direzione.

Una strategia di questo tipo può però avere una controindicazione. Potrebbe cioè accadere di entrare a mercato troppo presto e costringere quindi ad attendere un arco di tempo maggiore per poter fare cassa.

Proprio la lettura dei dati macroeconomici può però aiutare in tal senso. Ad esempio può accadere che una notizia di macroeconomia provochi una ondata di paura sui mercati, come successo a cavallo del 2013 a fronte delle notizie relative ad un rallentamento dell’economia cinese.

Proprio questa notizia ha infatti provocato la caduta degli indici azionari, aprendo la strada a chi volesse condurre operazioni di position trading. Come quella da noi proposta.

Le caratteristiche salienti del trader di posizione

A questo punto, potremmo indicare quelle che devono essere le caratteristiche salienti del position trader, proprio sulla base di quanto abbiamo detto sinora. Tali caratteristiche sono:

  • una buona disponibilità economica. Le fluttuazioni dei prezzi in archi temporali più lunghi possono raggiungere livelli significativi. Ne deriva che in caso di deposito limitato il trader potrebbe essere oggetto di margin call da parte del broker. Si può comunque rimediare con il leverage;
  • ottimo livello di conoscenze, in particolare di analisi fondamentale. Quindi il trader di posizione deve riuscire a decifrare il quadro d’insieme fornito dalle decisioni di politica monetaria e il quadro politico del Paese di riferimento;
  • saldezza emotiva. Un trader di questo genere deve riuscire a mantenere la calma, in quanto se sceglie di tenere una posizione per mesi o addirittura anni vedrà logicamente avvicendarsi momenti positivi e negativi;
  • capacità di astrazione e di indipendenza. Il trader di posizione non deve ascoltare gli altri se non entro certi limiti e quindi deve non essere influenzabile.

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Vantaggi e svantaggi del trading di posizione

Il trading di posizione, come ogni strategia di questo genere, comporta vantaggi e svantaggi da esaminare preventivamente. Tra i vantaggi più evidenti c’è quello di non essere costretti a seguire attimo per attimo l’evoluzione dei mercati finanziari, sotto l’assillo di trovare il punto di entrata giusto.

Inoltre si tratta di una strategia all’insegna della prudenza, che quindi non necessita di operare in condizioni che possono generare grande stress.

 

Il position trading comporta l'investimento di forti risorse, non solo economiche

Il position trading può durare anche anni e quindi comporta un forte investimento in termini di tempo

Va poi considerato che i costi di intermediazione sono limitati dal fatto che la posizione resta aperta in maniera prolungata. Il costo di brokeraggio, infatti, si paga solo quando viene aperta una nuova posizione.

Questo vantaggio viene però a decadere a causa degli swap, cioè la commissione che deve essere corrisposta al broker per il trasferimento della transazione al giorno successivo. Nel caso in cui la posizione rimanga aperta per un lungo periodo, gli swap possono accumularsi a detrimento del vantaggio dell’operazione.

Tra gli svantaggi il primo è proprio quello relativo al fatto che sia necessario investire forti risorse, magari immobilizzandole su un’operazione che può durare anche anni. Basti pensare che Philip A. Fisher, considerato il maestro di Warren Buffett, è entrato long su Motorola nel 1955 e ne è uscito solo all’atto di morte, avvenuto nel 2004.

Inoltre, come abbiamo ricordato, per preparare al meglio l’ingresso a mercato occorre sottoporre ad analisi approfondita sia il titolo o l’asset su cui si intende investire che le condizioni macroeconomiche in cui il suo prezzo si immerge. Ne deriva che per fare position trading è necessario essere trader esperti.

Altro svantaggio consiste nel fatto che il ritorno da operazioni di questo genere è abbastanza limitato, se rapportato a quello generato da altre strategie. Soprattutto se questo fattore si somma al primo fattore può sconsigliare i trader più impulsivi.

Infine quello forse più rilevante in assoluto, ovvero l’investimento in tempo. Se il trader va contro il trend non solo perderà il suo investimento, ma soprattutto avrà vanificato la lunga fase di studio che lo ha preceduto.

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Provare con una demo

Per chi inizi a fare trading online, il position trading è assolutamente da sconsigliare, proprio per il fatto di comportare un know-how molto elevato. Chi invece abbia iniziato da tempo ad operare e voglia magari provare questa strategia, può approfittare della demo offerta da broker come IQ Option o Capital.com, piattaforme tra le migliori attualmente presenti sul mercato.

Il conto demo di trading online ( forex etc ) è la particolare versione simulata che permette di saggiare il proprio livello di competenza approntando operazioni del tutto simili a quelle che ogni giorno avvengono sui mercati. La differenza fondamentale consiste nel fatto che in questo caso non si perdono soldi ove la posizione si chiuda in passivo. Se manca lo stress, fattore chiave di questo genere di contrattazioni, la demo consente però di formarsi un’idea sulla complessità del trading online.

Ricapitoliamo dunque i brokers che abbiamo testato e che consigliamo maggiormente idonei per l’utilizzo di questa strategia:

Conclusione

Tra le strategie di lungo termine, il position trading è una delle più popolari, ma anche complicate. Presuppone infatti un lungo periodo di studio e competenze che sono tipiche dell’analisi fondamentali.

Si tratta di una classica strategia trend following e il postion trader deve avere una tenuta mentale di alto livello per non soccombere alla tensione. Inoltre presuppone l’impiego di capitali rilevanti, a meno che non si ricorra alla leva finanziaria. Si tratta perciò di una strategia assolutamente preclusa ai trader alle prime armi.

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