Bit-Z Exchange Conviene? Opinioni, recensioni e Alternative
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Bit-Z è un exchange non ancora molto conosciuto in Italia. Ma grazie ai tanti utenti del servizio in tutto il mondo, anche nel nostro mercato il marchio sta iniziando a crescere.
Questa piattaforma, nata per comprare e vendere criptovalute, include sempre più servizi ed è ormai diventata una realtà consolidata. Ma conviene davvero usare questo exchange?
In questa recensione completa del servizio, andremo ad esaminare tutti i suoi punti di forza e di debolezza. Inoltre lo metteremo a confronto con i suoi concorrenti, primo fra tutti eToro (visita il sito ufficiale a questo indirizzo).
Dopo aver testato in prima persona tutti i principali exchange e broker di criptovalute, eToro è ancora il servizio più conveniente e sicuro che abbiamo trovato. Per questo lo usiamo come termine di paragone.
Bit-Z riuscirà ad offrici di più? Scopriamolo.
Breve storia di Bit-Z Exchange
Questo exchange ha una storia piuttosto recente, essendo stato fondato nel 2016. Per confronto, ricordiamoci che Bitcoin è nata nel 2009 e i primi servizi di exchange erano già attivi nel 2010.
La sua sede è alle Isole Vergini Britanniche, cosa che all’inizio ci ha fatto un po’storcere il naso. Parliamo di uno dei paradisi fiscali per eccellenza, dove la regolamentazione dei servizi di investimento è molto scarsa.
Non solo, ma le Isole Vergini non hanno una regolamentazione apposita per gli exchange di criptovalute. Questo lascia Bit-Z libero di operare come meglio crede, il che può essere un bene come un male.
Se da una parte il management è libero di creare nuovi servizi e ampliare le potenzialità della piattaforma, dall’altra parte non ci sono delle limitazioni che potrebbero essere utili per tutelare i clienti.
Parliamo di tutele come l’assicurazione contro il fallimento, gli attacchi informatici, le normative sulla privacy, le informative sui rischi e i prospetti degli investimenti.
Questi sono obblighi a cui le piattaforme regolamentate devono sottostare. E oggettivamente sono utili. Per questo tendiamo sempre a sfavorire gli exchange, a favore di broker autorizzati da Consob come Capital.com (scoprilo sul sito ufficiale).
In appena quattro anni di storia, l’exchange ha già raggiunto 10 mercati -in prevalenza asiatici-, e ogni giorno il suo volume di scambi supera il miliardo di dollari in valore.
Un’altra storia di successo nata e cresciuta in poco tempo nel settore delle crypto, molto simile a quella di Binance.
Bit-Z è sicuro?
La sicurezza è sempre la nostra preoccupazione principale, specialmente quando si parla di exchange di criptovalute. Come sappiamo, infatti, questi servizi sono spesso oggetto di attacchi informatici.
Alcuni colossi del settore, da Binance a Coinbase, hanno già dovuto fare i conti con attacchi che sono riusciti a sottrarre milioni di dollari ai fondi dell’exchange o dei suoi clienti.
Bit-Z, per ora, è riuscito a difendersi da ogni attacco: l’exchange non è mai stato hackerato, almeno in questi primi 4 anni di storia. Visto l’elevato volume di scambi sulla piattaforma, il risultato è davvero notevole.
Come sempre, però, ricordati che nessun exchange era mai stato hackerato prima di essere stato hackerato. Questo è ovvio, ma è solo per sottolineare che non abbiamo la garanzia di sapere cosa succederà in futuro.
Il discorso della sicurezza informatica è la prima preoccupazione per ogni exchange. Possiamo soltanto fidarci dell’azienda e delle persone che ci lavorano; confidiamo nel fatto che faranno un buon lavoro, ma gli hacker cercano sempre di farne uno migliore.
Per questo, ancora una volta, ti ricordiamo che è meglio scegliere un broker di CFD per negoziare criptovalute.
A differenza degli exchange, queste piattaforme per natura non possono essere attaccate. Semplicemente, nessun hacker avrebbe interesse a farlo perché i CFD sono nominativi.
Inoltre queste piattaforme sono assicurate, per legge, almeno fino a 20.000€. Significa che se hai meno di questa somma sul conto, sarai rimborsato in qualunque caso. Parliamo di eventualità come:
- Il broker fallisce e perde i fondi dei clienti;
- Consob bandisce il broker dall’attività in Italia;
- Il broker ruba i tuoi soldi di proposito.
E così via. Sono cose che non sono mai successe con i broker autorizzati Consob. Tuttavia, se dovessero succedere, saresti comunque tutelato. E non è una cosa da poco.
Nel mondo degli exchange, per contro, queste cose sono successe più e più volte. E nessuno è intervenuto a tutela dei risparmiatori che avevano i loro soldi depositati su quelle piattaforme. Tienilo in conto.
Se vuoi scoprire un broker di criptovalute interessante, anziché un exchange come Bit-Z, dai un’occhiata al sito di FP Markets (clicca qui per saperne di più).
Cosa ti offre Bit-Z
Ora abbiamo una visione generale di questo exchange, ma è arrivato il momento di vedere più da vicino quello che ci offre. Dalle commissioni di negoziazione fino ai bonus di benvenuto, qui analizzeremo ogni parte del servizio.
Il nostro non è soltanto un esame delle aree principali dell’exchange, ma un’analisi (con confronti diretti) di ogni caratteristica che devi confrontare con gli altri servizi simili a Bit-Z.
Alla fine di questa parte saprai esattamente se questo è il servizio con cui vuoi comprare e vendere criptovalute. Cominciamo.
1 – Commissioni di negoziazione
A chi piace pagare alte commissioni su ogni movimento del conto?
Penso proprio che tu non abbia alzato la mano. E credici, non piace nemmeno a noi. La convenienza è uno dei primi aspetti che bisogna valutare, subito dopo la sicurezza.
Bit-Z, da questo punto di vista, è un exchange abbastanza valido:
- Per comprare un Bitcoin su Bit-Z, in questo momento, dovrei spendere 9.217$
- Sempre per comprare 1 BTC, la quotazione di Coinbase è 9.188$. Risparmieremmo 29$
- Su eToro (puoi registrati gratis a questo indirizzo – DEMO GRATUITA INCLUSA), la quotazione attuale è 9.150$. Comprando qui, dunque, risparmierei 67$.
Quindi la quotazione non è così valida, anzi, di per sé non lo è affatto.
Allora cosa rende conveniente Bit-Z? La risposta è lo spread tra domanda e offerta.
Quando compri e vendi criptovalute, ogni piattaforma ti richiede di pagare una piccola commissione sotto forma di spread: comprerai ad un prezzo leggermente più alto della quotazione, e venderai ad un prezzo leggermente più basso.
Il guadagno dell’intermediario è dato proprio da questa differenza nei prezzi.
Con uno spread di appena 0,10€ per ogni Bitcoin, questa piattaforma risulta molto conveniente da questo punto di vista. Il che rimedia, almeno in parte, al fattore delle quotazioni.
2 – Criptovalute disponibili
Abbiamo ben 166 criptovalute disponibili sulla piattaforma di Bit-Z, a partire da quelle principali fino a quelle minori.
Non mancano i grandi nomi: Bitcoin, Ethereum, Bitcoin Cash, Dash, Ripple, Tether, Litecoin e tutte le altre crypto più capitalizzate.
Oltre a queste, ce ne sono molte di cui pochi conoscono l’esistenza. Parliamo di crittomonete come Bottos e Hycon, di cui si potrebbe mettere facilmente in dubbio l’affidabilità.
Qui si apre un altro discorso di trasparenza.
Come forse saprai, i broker autorizzati Consob come Capital.com (scopri la sezione crypto) si limitano a quotare le principali criptovalute in circolazione.
Sono criptovalute che possiamo considerare pienamente affidabili, perché hanno dimostrato di avere alle spalle un progetto serio e un team affidabile.
Al contrario, gli exchange offrono spesso una grande varietà di crittomonete. Bit-Z non fa eccezione, ma ci sono pro e contro a questa cosa.
L’aspetto positivo è che magari puoi trovare qualche astro nascente su cui investire, nella speranza che tra qualche anno questo investimento ti renda una cifra molto importante. Non è molto probabile, ma è possibile.
L’aspetto negativo è che molte persone si illudono di poter trovare qualche token dalle grandi prospettive future, e finiscono per investire su progetti che concretamente non hanno alcun valore.
Qui non ci pronunciamo: scegli secondo i tuoi gusti quello che ritieni più opportuno per il tuo stile di investimento.
Lettura consigliata: Guida al trading online di criptovalute
3 – Vote For Launch
Un progetto interessante di Bit-Z è Vote for Launch, che permette a nuove startup del mondo crypto di emergere.
Con questo sistema integrato all’exchange, ognuno può comprare dei token appositi con cui “votare“ i progetti in cui crede di più. Per ogni progetto, c’è un limite minimo di voti da raggiungere.
Se i voti vengono raggiunti, la criptovaluta viene lanciata con l’appoggio di Bit-Z è diventa disponibile per gli scambi sull’exchange. A quel punto, in teoria, il suo valore dovrebbe aumentare rapidamente per via della popolarità guadagnata nel lancio.
Non sempre le cose vanno così, quindi fai un bel po’di attenzione quando finanzi un progetto che deve ancora nascere. Molti sono stati dei flop.
Se non altro, però, è bello che ai progetti nascenti e ai giovani di talento venga data la possibilità di emergere sulla base di un sistema meritocratico.
4 – Trading in leva
Ci sono due tipi di persone che comprano Bitcoin:
- Quelle che lo fanno per scambiare le criptovalute con beni e servizi, usandole al posto del denaro tradizionale nelle loro spese quotidiane;
- Quelle che vogliono fare trading online, cioè speculare sui rialzi e sui ribassi di questi asset.
Se il tuo obiettivo è la speculazione, non siamo sorpresi: circa il 93% di chi compra crittomonete lo fa per lo stesso motivo.
E quando si parla di trading, solitamente si parla anche di leva finanziaria. La leva ci permette di amplificare il potere d’acquisto del nostro capitale, investendo cifre superiori a quelle che abbiamo sul conto.
La cifra che investiamo diventa solo un deposito di garanzia, a fronte di una somma più alta.
Questo meccanismo è un’arma a doppio taglio:
- Da una parte ci consente di fare investimenti importanti, anche se abbiamo somme contenute a disposizione;
- Dall’altra parte aumenta il rischio dei nostri investimenti, perché rende ogni oscillazione di mercato più incisiva sul nostro conto.
Quindi va utilizzata con saggezza, cercando di non usare leve troppo alte né troppo basse.
Bit-Z offre una leva di 1:5 sulle criptovalute, mentre il massimo consentito in Europa alle società regolamentate è 1:2. Questo è il livello che troviamo, ad esempio, su FP Markets (visita il sito del broker a questo indirizzo).
Al di là del fatto che sia eccessiva una leva di cinque volte sulle criptovalute, è assurdo che un’azienda possa tranquillamente operare in Italia senza curarsi delle leggi attualmente vigenti in Europa.
In questo si vede tutta la lentezza dell’apparato burocratico, sia italiano che europeo, che non ha ancora dato una regolamentazione concreta a questo settore.
5 – Promozioni
Ecco un argomento interessante, che non abbiamo trovato su altre piattaforme molto grandi come OKEx o Coinex.
Bit-Z si è costruito una reputazione anche grazie alla possibilità di approfittare di tante promozioni, che vengono aggiornate regolarmente ogni due o tre settimane.
Nel periodo in cui lo abbiamo provato, ai clienti venivano regalati 90$ di Ethereum per usare alcune funzioni basilari della piattaforma. Ma sia prima che dopo ne sono seguite tante altre.
In generale, queste promozioni premiano chi è attivo sull’exchange e lo usa attivamente. Quando poi escono delle funzionalità nuove, si è premiati per utilizzarle e per spargere la voce tra gli amici.
Certo, non è uno di quegli aspetti che fanno la differenza, ma è interessante sapere che di tanto in tanto si può ottenere una ricompensa per la propria fedeltà all’exchange.
Ovviamente non ci illudiamo: è una tecnica di marketing bella e buona. Ma è una tecnica che ci dà qualcosa in cambio, e quindi fa piacere ritrovarla sull’exchange.
6 – Che cosa manca?
Dopo aver visto ciò che c’è, vediamo anche quel che non c’è. Bit-Z è un exchange molto vario, ma non del tutto completo.
La prima cosa che abbiamo notato è la mancanza di una sezione riservata alla formazione, cosa alla quale viene dato ampio spazio su Capital.com –registrati gratis per accedere ai contenuti formativi – e tante altre piattaforme.
Inoltre non c’è l’integrazione tra l’exchange ed un sistema di pagamento da smartphone, cosa che invece molti grandi marchi del settore hanno già sviluppato.
D’altronde, se vogliamo rendere facile comprare Bitcoin, dovrebbe anche essere facile utilizzarli nei posti che li accettano come strumento di pagamento.
L’ultima grande mancanza di Bit-Z è la possibilità di ottenere sconti sulle commissioni usando una criptovaluta brandizzata, come avviene ad esempio con Binance Coin.
Opinioni e conclusione
A nostro modo di vedere, si tratta di un exchange come tanti altri. Non ci sono grandi fattori che distinguono Bit-Z dai concorrenti, anche se è positivo il fatto che l’exchange non sia stato hackerato nel corso della sua attività.
I servizi disponibili sono quelli che potevamo aspettarci di trovare, e meno di quelli che possiamo utilizzare sulle piattaforme più affermate. Inoltre il sito non dispone di assistenza in italiano.
In generale, non amiamo il mondo degli exchange. La mancanza di regolamentazione crea incertezza, ed un’esposizione eccessiva a rischi difficili da calcolare.
Meglio utilizzare un servizio regolamentato in Europa ed espressamente autorizzato da Consob ad operare sul territorio nazionale, come eToro.
Registrandoti gratis su eToro (puoi farlo qui), inoltre, potrai ricevere 100.000€ virtuali con cui esercitarti nel trading di criptovalute. In questo modo puoi allenarti senza rischi ad investire su questi asset.
Sarà interessante ritornare sull’argomento quando e se, finalmente, le autorità decideranno di regolamentarlo. Per il momento, specie visto che si parla di soldi, è meglio rivolgerci a servizi che rispettano delle leggi precise.